Intervista all’Ing. Stefano Vassena: cosa ci ha insegnato la pandemia e quali sono gli obiettivi di C&P per il 2021.

Il 2020 è stato un anno difficile: tutte le categorie, direttamente o indirettamente, sono state “toccate” dagli effetti della pandemia globale di Covid-19.
Ma è pur vero che dalle crisi nascono anche le migliori opportunità di crescita e guardare al futuro in modo positivo e propositivo permette di cogliere nuovi spunti professionali e nuove buone abitudini.

Ecco il punto di vista dell’Ing. Stefano Vassena, socio fondatore e Amministratore Delegato di C&P srl.

L’attività di Loss Adjusting si basa molto sull’interazione personale e sul valore aggiunto delle competenze: quali soluzioni strategiche sono state introdotte per adeguare le risposte alle esigenze di continuità operativa?

Il Loss Adjuster è la prima figura attraverso la quale è possibile far percepire la vicinanza della compagnia all’assicurato e, da sempre, la filosofia operativa di C&P è quella di proporre al cliente un esclusivo interlocutore professionale, individuato sulla scorta di una specifica competenza in materia, per ovviare alla spersonalizzazione dei rapporti insita nelle strutture di grandi dimensioni.

Per questo motivo, con l’avvento della pandemia e l’introduzione della normativa per contenere la diffusione del virus, abbiamo dovuto riorganizzare i nostri flussi di lavoro e la normale procedura operativa.
Soprattutto durante il primo lockdown, abbiamo sfruttato tutte le possibilità che gli strumenti digitali ci fornivano e abbiamo potuto operare con continuità limitandoci a intervenire in presenza solamente nelle situazioni più indispensabili.
La pandemia in questo senso ha rappresentato un “salto” in senso digitale: alcuni strumenti come software per le video-call, che fino a qualche anno fa erano poco o per nulla utilizzate se non dalle grandi realtà, oggi sono diventati la normalità e ci permettono di essere presenti ovunque.

Alla luce di questa prima riflessione, come sta evolvendo e come evolverà la figura del Loss Adjuster?

Il Loss Adjuster è un professionista strettamente legato alle sue competenze specifiche e relazionali, un soggetto “che sa e che sa fare”; sicuramente dovrà evolvere nella direzione della delocalizzazione e della digitalizzazione, implementando le sue connessioni con il mondo esterno.
Nel futuro della nostra professione vedo una rete di professionisti che sanno fare e che si connettono per scambiarsi informazioni.
Anche la formazione professionale, un aspetto imprescindibile nel nostro lavoro, inizialmente è stata penalizzata ma, anche in questo caso dopo un primo momento di smarrimento, ci siamo riorganizzati: i flussi si sono riversati su altri canali e abbiamo avuto la possibilità di partecipare a webinar e convegni online.
La formazione professionale è, e temo sarà, sempre meno in presenza: se da una parte perderemo il contatto sociale, che è alla base anche dei rapporti professionali, dall’altra avremo la possibilità di raggiungere molte più persone e di abbattere anche alcuni costi.

Anche da questa crisi nasceranno opportunità di crescita?
Quali spunti possiamo cogliere dal 2020 e cosa ci aspettiamo dal 2021?

Il termine “crisi” è un termine greco (κρίσις) di derivazione agricola che originariamente indicava la separazione della granella del frumento dalla paglia e dalla pula. Da qui deriva il suo significato di “scelta” o di “punto di svolta”, una situazione che implica un passaggio da prima a dopo e una variazione nel modo di vedere le cose.
La crisi costringe a riorganizzare i processi e ci obbliga a un ripensamento generale, anche nel modo di fare business: se vogliamo trovare il modo di sopravvivere a una situazione di difficoltà, dobbiamo saper trovare nuove opportunità che, nel nostro caso, sono rappresentate anche dagli strumenti informatici e dalla possibilità di accedere da remoto.
Grazie ad un utilizzo intelligente delle tecnologie digitali possiamo metterci nella condizione di essere più produttivi, proficui e tempestivi nella risposta.
Organizzare una videochiamata con persone situate in luoghi diversi, qualche anno fa era una cosa abbastanza complicata anche a causa delle conoscenze tecnologiche individuali; oggi possiamo farlo in modo semplice e con tecnologie largamente diffuse.

Tutto ciò ha per noi senso se non perdiamo di vista la nostra filosofia: offrire al cliente un esclusivo interlocutore professionale ovviando in tal modo alla spersonalizzazione dei rapporti parzialmente insita nel “mondo digitale”.
Stiamo quindi investendo anche nell’ottimizzazione aziendale per quanto riguarda le tecnologie informatiche e le piattaforme digitali ma, allo stesso tempo, poiché consapevoli che questo ci espone ad altri rischi come quelli informatici, stiamo ponendo la nostra massima attenzione alla Cyber Security.
Questo è sicuramente un aspetto importante che ereditiamo dal 2020 e che porteremo nel futuro della nostra professione.

Guardiamo quindi con ottimismo al futuro, quali anticipazioni può dare sul 2021 di C&P?

Il 2021 sarà per noi un anno molto importante perchè celebreremo il Cinquantesimo anno di attività.
Normalmente avremmo festeggiato in occasione dell’evento che ormai da diversi anni organizziamo nel mese di gennaio e in cui ci ritroviamo con clienti, collaboratori e con tutte le persone che ci sono vicine e che continuano a darci fiducia.
Ovviamente dovremo rimandare l’appuntamento ma speriamo di poterlo organizzare in totale sicurezza il prima possibile.
Il 2021 sarà comunque un anno che vedrà la continuazione di alcune attività già in corso: una tra tutte, la collaborazione con AIBA (Associazione Italiana Brokers Assicurativi) in veste di Partner come unico studio peritale in Italia, per una serie di iniziative ed eventi di varia natura.
Visto che, come detto, la situazione ci impone di essere sempre più digitali, implementeremo i sistemi di Data Protection per garantire ai nostri clienti un’attenzione in più e maggiore sicurezza.
Inoltre C&P, un po’ in controtendenza rispetto al trend delle aziende italiane, alla fine del 2020 ha inserito nell’organico due nuove risorse.
In generale possiamo dire che la nostra reputazione sul mercato e gli investimenti fatti negli anni passati ci hanno permesso di continuare a lavorare con soddisfazione nel 2020 e, anche per questo motivo, il 2021 si apre in una prospettiva ottimistica.