Il Drone: un alleato perfetto per il Perito assicurativo.
Sviluppati originariamente per condurre in sicurezza missioni militari di sorveglianza e ricognizione senza rischi per la vita umana, l’utilizzo dei droni si è evoluto notevolmente e gli ultimi anni ha visto l’ascesa potente ed inarrestabile anche dell’uso civile con un successo senza pari determinato dalla sempre più ampia sfera di applicazione che va dalle vedute aeree di partite sportive alle riprese di film.
Anche il settore assicurativo sfrutta, ormai da qualche anno, i vantaggi di questa tecnologia e oggi possiamo affermare con certezza che l’utilizzo dei droni in ambito peritale ha assolutamente superato le aspettative di tutti, rivelandosi un mezzo efficace sotto ogni punto di vista: a favore dell’Assicurato, delle compagnie assicurative, degli studi peritali e di conseguenza anche dei periti.
GLI AMBITI DI APPLICAZIONE IN CAMPO ASSICURATIVO
Già nel 2016 in un articolo scritto per l’HuffPost Tech, Parker Beauchamp, Ceo di InGuard, una delle più innovative Compagnie Assicurative americane, spiegava come l’intervento e l’utilizzo di droni potesse diventare l’alleato perfetto per Periti incaricati di valutare i danni, sopratutto nelle circostanze di eventi disastrosi o talmente importanti da aver compromesso vie di comunicazione e accesso ai siti colpiti.
“Con l’uso di droni – si legge nell’articolo – un Perito potrebbe ottenere una visione dettagliata della zona del disastro da una posizione sicura, risparmiando il tempo e le risorse necessarie per spostarsi e valutando allo stesso tempo aree molto estese con un’accelerazione sul processo di valutazione e stima del danno.”
Pensiamo agli eventi naturali che, soprattutto negli ultimi anni, hanno colpito anche il nostro Paese con grande violenza: terremoti, trombe d’aria, grandinate e fenomeni atmosferici di grande impatto che colpiscono provocando ingenti danni alle proprietà ed agli immobili.
Grazie all’utilizzo dei droni è possibile effettuare un sorvolo completo dei fabbricati, individuare in maniera mirata i danni e contemporaneamente raccogliere la documentazione videofotografica necessaria per la stesura della perizia
Ma non solo: nel 2019 grazie a un accordo tra Regione Abruzzo e Università dell’Aquila è stato avviato uno studio per il monitoraggio del territorio con l’impiego di un drone per la stima dei danni in agricoltura causati da animali, producendo notevoli vantaggi sia nell’accuratezza della stima dei danni, sia nella riduzione dei tempi per l’acquisizione dei dati di campo, oltre a raccogliere informazioni utili a predisporre piani di prevenzione.
L’ESPERIENZA DI C&P
Nell’ambito dell’impiego di questa tecnologia in campo assicurativo, C&P ha fatto ulteriori passi avanti implementando il servizio a livello professionale per offrire, oltre al rilievo dei danni a seguito di un evento atmosferico, vere e proprie ricostruzioni 3D di ambienti e impianti, anche confinati, e visioni con termocamere per guasti non individuabili dall’occhio umano come ad esempio quelli agli impianti fotovoltaici.
Oltre a quelli già evidenziati, questo approccio produce notevoli vantaggi e
migliori funzionalità quali:
- Possibilità di esaminare ambienti interni inaccessibili a causa di pericolo come il rischio di crollo delle strutture;
- Funzioni macro per zoom sui danni a materiali (cricche, lievi deformazioni, corrosione ecc.);
- Misurazioni precise a distanza;
- Operatività anche in caso di emergenza sanitaria;
Altre importanti conseguenze dell’impiego di sistemi tecnologicamente avanzati sono:
- Raccolta immediata del materiale necessario per effettuare la stima del danno azzerando di fatto i tempi necessari ad un operatore per accedere fisicamente al luogo del sinistro;
- Gestione fluida e ottimizzata dei tempi di processo del sinistro grazie alla quale l’Assicurato ottiene in breve tempo una liquidazione del danno.
UN CASO PRATICO: DANNO DA CORROSIONE ALL’INTERNO DI UN SERBATOIO
Questo caso ci ha visti coinvolti nell’esame e nell’accertamento di un danno all’interno di un serbatoio di stoccaggio di petrolio grezzo per la produzione di olio combustibile a basso tenore di zolfo.
Un inatteso ed improvviso fenomeno corrosivo aveva infatti causato la fuoriuscita di liquido (risultato poi essere acqua marina proveniente dal processo di decantazione del grezzo) riscontrata durante una normale ispezione esterna.
La perdita di acqua denunciava un’evidente lesione presente sul fondo del serbatoio e per questo motivo sono state attuate tutte le operazioni utili e necessarie allo svuotamento del serbatoio.
L’ultima operazione di bonifica, necessaria per poter accedere in condizioni di sicurezza all’interno del serbatoio e poter rilevare l’entità del danno nonchè la relativa causa, allung notevolmente i tempi preventivati e l’accesso fu possibile solamente dopo 4 mesi.
Oggi, in un caso simile, grazie all’utilizzo di un drone omologato per operazioni in ambienti atex e comandato da remoto, sarebbe possibile evitare di accedere personalmente all’interno del serbatoio e velocizzare in modo significativo le operazioni tecniche e burocratiche per l’accertamento e per la liquidazione del danno.
Immagine n° 3: www.flyability.com